Ben ritrovati Amici di Sempre Al Verde,
Con questo articolo vedremo chiaramente, come effettuare un trattamento fungicida al nostro tappeto erboso, in caso di patologia in corso.
Faccio una premessa:
Attualmente per il PAN (piano attuativo nazionale) ha limitato di molto e bandito determinati principi attivi, da qualche anno a questa parte.
Questo anche per un abuso di prodotti chimici, nei precedenti anni, anche purtroppo dagli appassionati del tappeto erboso.
La chimica aiuta a risolvere il problema malattie fungine, senza di essa con un attacco violento in corso, sarà difficile risolvere la cosa, in tempi rapidi, ma personalmente ne condanno l'abuso. Il Pan sta stringendo sempre di più e ormai i principi attivi registrati per tappeto erboso sono sempre meno, cerchiamo quindi di entrare in un ottica di prevenzione delle malattie, con accorgimenti che ci permetteranno di limitare il più possibile il danno e rendere la pianta in grado di autogestirsi, o almeno senza intervento chimico.
Insomma per quello che mi riguarda, chimica si, ma solo nello stretto necessario e solo in casi disperati.
Attualmente esistono per i non professionisti queste tipologie di prodotti dalla gazzetta ufficiale:
il 1°maggio 2018 è entrato in vigore il Decreto Ministeriale 33, datato 22 gennaio 2018, “Regolamento sulle misure e i requisiti dei prodotti fitosanitari per un uso sicuro da parte degli utilizzatori non professionali
- PFnPO: prodotti da utilizzare esclusivamente per la difesa fitosanitaria di piante ornamentali in appartamento, balcone e giardino domestico e per il diserbo di specifiche aree all'interno del giardino domestico compresi viali, camminamenti e aree pavimentate;
- PFnPE: prodotti per la difesa fitosanitaria di piante edibili, destinate al consumo alimentare come pianta intera o in parti di essa compresi i frutti, e per il diserbo di specifiche aree all'interno della superficie coltivata. I PFnPE possono essere destinati anche al trattamento di piante ornamentali in appartamento, balcone e giardino domestico e al diserbo di specifiche aree all'interno del giardino domestico compresi viali, camminamenti e aree pavimentate; detti ulteriori impieghi sono indicati in etichetta.
Per i prodotti professionali invece, è obbligatorio il patentino, se non lo avete, o vi accontentate dei prodotti sopra riportati, oppure, dovrete chiamare un professionista abilitato per il trattamento.
Il patentino è un certificato abilitante all'acquisto e uso di prodotti professionali.
Attualmente viene rilasciato, previo corso ed esame di abilitazione, possono farlo tutti.
In caso quindi di attacco patologico al nostro tappeto erboso, vediamo i passaggi da eseguire, punto per punto, per ottimizzare al meglio il trattamento.
COME EFFETTUARE UN TRATTAMENTO ANTICRITTOGAMICO
Accendiamo un campanello di allarme quando le temperature MINIME (e non le MASSIME), cominciano ad aumentare, perché sono quelle a cui prestare molta attenzione. Se vediamo che le minime arrivano sui 20 gradi e oltre, abbinata alla alta UMIDITA’, la possibilità di comparsa della malattia fungina è molto elevata. Se ne avete la possibilità, un giretto la mattina presto, prima di andare a lavorare, è cosa molto gradita, perché il patogeno che scatena la malattia fungina, lavora esclusivamente la NOTTE. Quindi la presenza di chiazze circolari gialle e soprattutto del micelio cotonoso, sono visibili la mattina presto.
Vi ricordo che a ridosso dell’estate, alle microterme, dare grosse quantità d’azoto, soprattutto a pronto effetto e di acqua, è deleterio per la salute del vostro tappeto erboso. Quindi cominciamo a ridurre l’azoto notevolmente e cerchiamo SOPRATTUTTO di DOSARE al meglio l’acqua e non irrigare a SENTIMENTO.
Purtroppo, di fronte a madre natura, pur facendo tutto ad hoc, la possibilità di malattie fungine è sempre dietro l’angolo.
Dal momento che compare la malattia, cosa possiamo fare?
Per fermarla, uno dei principali rimedi è la cosiddetta CHIMICA.
Quindi bisogna somministrare al nostro tappeto erboso, un fungicida adatto per quel tipo di malattia, sempre rispettando le regole del P.A.N (patentino e prodotti registrati per il tappeto erboso).
MA COME POSSO FARE LA SOMMINISTRAZIONE?
Ci sono poche regole da seguire per somministrare i prodotti fitosanitari, ma vanno fatte bene.
Qui riassumo le principali azioni da eseguire, in concomitanza di un attacco fungino:
- Rispettare scrupolosamente i DOSAGGI scritti in etichetta ed effettuare il trattamento al massimo dosaggio, per ridurre il rischio di resistenza.
Le dosi prescritte in etichetta derivano da sperimentazioni verificate dagli esperti della apposita commissione ministeriale.
Aumentare la dose può comportare danni diretti sulla coltura (ad es. fitotossicità) non sortendo comunque un effetto migliore rispetto alla dose consigliata.
- Prima di introdurre il fungicida, ACIDIFICARE l’acqua ad un pH di circa 5.5, utilizzando un banalissimo acido citrico e delle cartine tornasole, che trovate in commercio, con un costo molto basso.
Questo perché va’ ad allungare l’emivita (ovvero la persistenza del prodotto sulla pianta, prima che si degradi) del fungicida.
- Possiamo introdurre nella botte, insieme al fungicida, anche del FOSFITO DI POTASSIO (che vi ricordo sarà tolto dal mercato a luglio 2022), sui 0.5 gr al mq, perché essendo un sistemico, va a potenziare al meglio, l’effetto del fungicida, perché hanno la proprietà di penetrare nei vegetali e di essere traslocati attraverso la circolazione linfatica nelle diversi parti della pianta.
- Utilizzare i COADIOVANTI. Nella maggior parte dei casi, la somministrazione è a livello fogliare. Quindi accertarsi sempre che la foglia sia asciutta. Nel caso di foglia umida, possiamo utilizzare un ADESIVANTE, in modo tale da farlo rimanere il più possibile sulla foglia. Se il fungicida è utilizzabile per via radicale, ovviamente subito dopo irrigate aggiungendo un SURFATTANTE nella botte. L’unico prodotto che andrebbe utilizzato da solo, senza nulla dentro, è il RIZOLEX GOLD, utilizzato per contrastare la Rhizoctonia Solani (ma fa una PUZZA tremenda!)
- Fare il trattamento, evitando i momenti più caldi ( quindi al mattino presto o alla sera tardi.) e in assenza di vento (effetto deriva).
Svolgere preferibilmente le operazioni all’aperto, lontano da bambini, estranei ed animali,
- Vi ricordo che un trattamento fungicida, per il prato è uno STRESS incredibile. Quindi, fatelo quando il tappeto erboso è ben idratato ed è ben nutrito. Potete anche fare un trattamento prima o dopo, con un BIOSTIMOLANTE, in modo tale da aiutare il prato a superare questo stress.
- Una volta preparata la miscela, fate la somministrazione il più UNIFORMEMENTE possibile, utilizzando la giusta quantità d’acqua, come fate normalmente con i fertilizzanti liquidi. Dopo la preparazione lavare accuratamente i contenitori, i misurini e tutta l’attrezzatura utilizzata, versando l’acqua di lavaggio nella botte dell’irroratrice.
- Non tagliare, irrigare e calpestare il tappeto erboso per circa 48 ore, rispettando sempre i tempi di rientro scritti sull’etichetta, che è' il tempo minimo che deve intercorrere tra il trattamento e la possibilità di rientrare nel prato, senza i mezzi di protezione.
- Indossare sempre i dispositivi di protezione individuale (DPI).
- Se dovesse fare un pochino di pioggia (2-3 mm) dopo il trattamento, non dovete per forza rifare il trattamento. Questo perché dipende dal tipo di principio attivo che avete utilizzato. Nel caso di prodotti con principi attivi SISTEMICI, che quindi lavorano in ugual modo, sia sulla foglia che sulle radici, il trattamento non deve essere ripetuto. Nel caso di forti temporale, allora il trattamento va ripetuto.
Quindi, occhio sempre al meteo.
- Cercare, ove possibile, di alternare i principi attivi, nell’arco della stagione. Questo perché il patogeno potrebbe indurre resistenza al principio attivo e quindi poi potrebbe risultare inefficace per la malattia in corso.
- Non fate miscele di principi attivi, se non sapete cosa state facendo. Molte volte, se andate a miscelare 2 principi attivi insieme, efficaci per quella malattia, diventano totalmente inefficaci.
- Quando trattate, non fatelo solo nel punto dove la malattia è stata riconosciuta, ma su tutto il prato.
- Se vi accorgete tardi della malattia, perché per esempio, il prato era molto alto e avete già tagliato, sicuramente vi siete portati dietro, le spore del patogeno. Quindi, a maggior ragione, trattate su tutto il prato, chiudete l'impianto d'irrigazione, per non diffondere ulteriormente le spore e disinfettate/lavate il rasaerba (ruote, lame, sottoscocca e cesto di raccolta). Un buon prodotto disinfettante si chiama: Kloralina.
Ovviamente, queste puntualizzazioni, sono state già dette a chi ha fatto il corso per prendere il patentino, ma è sempre meglio ribadirlo.
Qui di seguito vi riporto i principi attivi efficaci per le sole malattie tipiche estive, utilizzando, vi ricordo, solo prodotti registrati per il tappeto erboso:
Rhizcotonia Solani: TEBUCONAZOLO, TOLCLOFOS METILE
Pythium: METALAXYL
Dollar Spot: TEBUCONAZOLO
Leaf Spot (helminthosporium): TEBUCONAZOLO
Gray Leaf Spot: TEBUCONAZOLO
Sempre Al Verde Team
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