Ben ritrovati Amici di Sempre Al Verde,
Con il terzo articolo sulle concimazioni del nostro tappeto erboso. Abbiamo già visto quindi, come conteggiare la quantità di azoto da distribuire sul nostro tappeto erboso, quindi la formula corretta da usare in base al titolo del concime.
Benissimo, vediamo di darvi quindi indicazioni sempre più precise, per una gestione più consapevole e matura.
Parliamo di concimi azotati, siamo in tema del periodo, visto che le temperature sono in salita, l'attività della pianta è in crescita (lo vedete dalla maggiore frequenza di tagli) e di conseguenza la richiesta di azoto sarà maggiore.
Come facciamo quindi a scegliere il concime giusto ?
In commercio troviamo tantissime soluzioni, per tutto e per tutti. Bisogna imparare a conoscere la materia, per fare scelte consapevoli.
Quello che comanda in una concimazione azotata, sono le forme dello stesso azoto (N) all'interno del concime.
Dobbiamo capire bene questo meccanismo e la prossima volta che dovrete comprare un concime, avrete sicuramente un approccio differente all'acquisto. Non è che il prezzo non sia importante ma lo metterete in secondo piano, perché tra un prodotto ed un altro potrebbero esserci differenze abissali. Vale la pena quindi confrontare prodotti, aventi solo le medesime caratteristiche.
La domanda quindi, meglio questo concime o quell'altro, quasi nella totalità delle volte non trova risposta. Siamo noi stessi che dobbiamo scegliere la gestione da applicare al nostro tappeto erboso, sempre e comunque considerando in primis il fabbisogno nutrizionale della pianta. Se avremo pochissimo tempo da dedicare, non metteremo una specie troppo performante, ed al contrario, con tanto tempo a disposizione ci annoieremo con una più statica con il rischio di spingerla troppo e di farla ammalare. Anche la scelta della specie è quindi di fondamentale importanza. Nel caso comunque, come la maggior parte delle volte, lo troviamo già seminato, perché ci siamo appassionati successivamente al settore o pronto e posato a zolle, dovremo gestire al meglio quello che già avremo. Il blog di Sempre Al Verde, è improntato sul nostro desiderio, di farvi appassionare al modo del tappeto erboso, con più consapevolezza, meno sprechi e problemi causati dalla mal gestione. Un tappeto erboso di successo quindi, vi darà sicuramente tante gioie e soddisfazioni.
Il tempo da dedicare al nostro prato, sarà comunque un importante fattore, che determinerà la scelta delle concimazioni.
In genere quindi, si consigliano di base quattro concimazioni anno, ma non è la regola, è solo un numero per indirizzarvi e farvi capire i diversi periodi di attività della pianta. Tutto è collegato all'attività vegetativa della stessa.
Se non avete comunque letto gli articoli precedenti, vi invito a farlo, trovate il link qui sotto, se vi piacciono gli articoli lasciate un commento o votate con le stelline a disposizione.
Facciamo un piccolo ripasso riguardo le forme azotate, per poi continuare :
AZOTO NITRICO
AZOTO AMMONIACALE
AZOTO UREICO
AZOTO UREICO CON TECNOLOGIA A LENTA CESSIONE
AZOTO UREICO CON TECNOLOGIA A CESSIONE CONTROLLATA
AZOTO ORGANICO
Un concime azotato granulare per tappeto erboso, può avere al proprio interno due, tre o tutte quante queste tipologie di azoto.
In base quindi alle varie tipologie si comporrà il concime e varierà la cessione dell'azoto al nostro prato.
Facciamo un esempio pratico:
In questo concime, definito, concime bilanciato NK 18/0/18 come da titolo avremo l'azoto così ripartito:
18 % E' IL TOTALE DI N(azoto)
4% AZOTO AMMONIACALE
7% AZOTO UREICO
7% AZOTO UREICO RICOPERTO
Verifichiamo subito quindi i dati e riconosceremo che il 4% di ammoniacale è la tipologia di azoto che verrà assorbita prima tra le presenti, quindi donerà una buona spinta iniziale, sicuramente colore e sistemerà quasi immediatamente la pianta a livello nutrizionale. Ricordiamo che la pianta assorbirà per la maggiore azoto, sotto forma di nitrato ed una piccola parte ammoniacale.
Quindi una piccola parte di azoto ammoniacale verrà assorbita subito, una parte trasformata in nitrico per essere assorbita, una parte verrà persa per vari motivi (soprattutto con terreni di PH alcalino poiché l'ammonio è più instabile). Successivamente la nutrizione continuerà per merito dell'urea libera, cioè quel 7% non ricoperto. Tramite quindi un enzima di nome ureasi (ureasi extracellulare), prodotto dalle radici delle piante e dai microrganismi del terreno, si attiverà la conversione tra azoto ureico e ammoniaca. Questo processo in un terreno medio diciamo può durare tra i 10 e i 20 giorni Teniamo conto che più le temperature sono elevate, più il terreno è performante, quindi con maggiore attività microbica e presenza di carbonio e meno dureranno le concimazioni, quindi più veloce sarà la trasformazione.
Per ovviare al problema quindi e per avere una durata di nutrizione più prolungata, è stata inserita l'urea ricoperta, che possiamo verificare quantificare nel restante ed ultimo 7% (in questo caso) che vediamo in etichetta. Attenzione ad un dato importate da capire bene :
Nella scheda tecnica vedremo indicato il 7% di urea ricoperta. Nella confezione verrà indicato il 40% di azoto ricoperto, perche' ?
Il 7% è l' urea ricoperta in percentuale sul totale del concime. - 7 % su 100% -
Il 40% invece sarà riferito al 7% del 18% del totale dell'urea. 40% di 18 (Totale azoto presente nel concime) = 7
In alcune schede tecniche dei concimi è possibile verificare la CURVA DI RILASCIO, ma questo dato non è sempre disponibile.
La curva di rilascio determina la tempistica e le percentuali di azoto rilasciate dal concime. Sono chiaramente dati tesati ad una temperatura stabile, ma ci danno l'idea di come avviene la cessione dei nutrienti nel tempo e in che percentuale.
I fattori che possono influire sono appunto, dal tipo di cessione del concime, alla percentuale di ricopertura dell'urea, al tipo di tecnologia applicata e quindi alla carica batterica del suolo, alla temperatura del suolo, al tipo di terreno, alle condizioni meteo, umidità.
Possiamo dire quindi che in base alla quantità di azoto ricoperto, si avrà una durata della cessione dell'azoto più o meno lunga nel tempo.
Il famoso 7% ricoperto potrà durare ad esempio 60 giorni, mentre un concime con il 12% di azoto ricoperto, durerà ad esempio 75 giorni.
Le durate di 60 e 75 giorni sono indicative. Ogni tappeto, ogni substrato, ogni situazione è diversa da un'altra, il bello è anche verificare a casa propria e sperimentare se effettivamente la durata indicata sulla confezione, corrisponde poi a realtà applicata al nostro suolo.
Moltissimi concimi ricoperti, cedono comunque l'80% del loro interno azotato nel 60/75% della loro vita temporale sul nostro prato, il 20% successivamente. Quindi la durata che leggete in etichetta è quella totale. In una gestione ideale sarebbe bene riconcimare il nostro prato nel momento in cui l'ultima parte di cessione ha inizio, in modo da donare alla pianta sempre nutrimento costante. Abbassare le dosi di concimazione con distribuzioni temporali più corte vi donerà quindi una costanza di nutrizione molto gradita alla pianta.
In caso quindi volessimo una gestione più semplice e meno concimazioni, opteremo per un concime con una percentuale di azoto, più ricoperto possibile, che duri maggiormente nel tempo. In caso contrario, se avessimo molto tempo da dedicare, potremmo scegliere un concime meno ricoperto e ed abbassando il dosaggio potremo concimare più spesso, con una gestione più spinta.
Esistono nel mercato, concimi con il 100% dell'azoto ricoperto.
Vediamo meglio cosa e quali sono le tipologie di cessione prolungata dell'azoto.
AZOTO A LENTA CESSIONE VS AZOTO A CESSIONE CONTROLLATA
NO, non sono la stessa cosa, se è quello che state pensando.
L'azoto a lenta cessione è un composto azotato formato attraverso unione di molecole aldeidi o organiche, che costituiscono catene più o meno lunghe che liberano molecole di urea poco per volta. Eccole sotto:
AZOTO ORGANICO : concime naturalmente a lenta cessione, ne abbiamo parlato in questo articolo :LA SOSTANZA ORGANICA
ORGANO MINERALI : sono ottenuti miscelando concimi minerali a concimi organici e permettono una cessione naturalmente lenta, garantita dalla componente organica umificata. In commercio esistono anche concimi organo minerali, con componente organica e minerale divisa tra loro. Faremo una pagina dedicata agli organo minerali.
UREA FORMALDEIDE O METILINUREA (UF) con rilascio controllato da attività microbica. E' bene usare questi concimi su terreni vivi e performanti. Non ad esempio in terreni con bassa fertilità.
CROTONILIDENDIUREA (CDU) con rilascio controllato da attività microbica e idrolitica. E' bene utilizzare questa cessione come sopra indicato nella cessione UF, altra variante che può influire sulla durata sono le piogge o irrigazione o umidità. Più acqua arriverà al suolo più azoto verrà rilasciato.
ISOBUTILIDENDIUREA (IBDU) : Con rilascio esclusivamente per idrolisi, quindi in base all'acqua o umidità che riceverà il nostro prato.
INIBITORI DELL'UREASI O INIBITORI DELLA NITRIFICAZIONE (DMPP e NBPT) : Questi concimi a lenta cessione rallentano il processo di conversione dell'azoto in modo tale da essere assorbito più lentamente.
Attualmente negli ultimi anni, le aziende hanno fatto passi da giganti riguardo la lenta cessione dell'azoto, come MU-TECH o NUTRALENE con un rilascio innescato sia dalle temperature del suolo che da attività microbica. Il 50% della parte azotata viene rilasciato entro le 4/6 settimane dalla distribuzione, il restante 25% nelle successive 2 e l'ultimo 25% ancora successivamente.
Anche XRT è una nuova tecnologia di lenta cessione, tecnologie avanzatissime che permettono all'utente di destreggiarsi e di scegliere al meglio il concime in base alle proprie esigenze.
VEDIAMO SOTTO INVECE I PRINCIPALI CONCIMI A CESSIONE CONTROLLATA:
Questo tipo di cessione invece è differente da quella sopra indicata, molto diversa e sono cessioni di solito più precise, più performanti, con una resina che avvolge il granulo di urea e urea e zolfo ed in base alla tecnologia di rilascio applicata alla resina stessa, cedono i nutrienti al nostro tappeto erboso tramite dei micro pori sulla membrana. Una volta finita la sostanza nutriente all'interno si svuotano e degradano con il tempo. Quali sono queste fantastiche tecnologie ed in quali condizioni cedono l'azoto? Vediamo qui sotto le principali:
POLYON : Resina che permette all'umidità di entrare nel granulo, attivando così la cessione dei nutrienti. Il rilascio dell'azoto avviene in base alle temperature. Sotto i 4° si arresta chiudendo micro pori, al contrario, all'innalzarsi delle temperature si otterrà la cessione.
POLY-S : Resina che permette all'umidità di penetrare all'interno, tramite i batteri che convertono lo zolfo in solfato, si allargheranno i micro pori all'interno della membrana e verrà rilasciato l'azoto. Lo spessore della membrana determina la durata del rilascio e non è influenzata da eccessiva umidità e temperature elevate.
DURATION : con tecnologia NU-TEC dove la cessione dell'azoto avviene tramite temperature del terreno e penetrazione dell'acqua all'interno della membrana che dissolve nutrienti in maniera controllata.
OSMOCOTE : La cessione dell'azoto avviene tramite una membrana organica di resina porosa, ottenuta con oli vegetali. L'umidità entra quindi nella membrana e scioglierà, tramite processo di osmosi, i nutrienti che verranno ceduti in maniera controllata .
MTC: MULTICOTECH : La cessione avviene tramite le temperature medie del terreno e umidità. Non verrà quindi influenzata in maniera significativa dalla carica microbica o PH del suolo. Alla temperatura inferiore di 5° il rilascio sarà nullo, anche con elevata umidità.
SCU : (PCSCU) Con urea ricoperta da polimero, poi da zolfo e da nuovo strato ceroso successivamente. La cessione avviene tramite umidità ed acqua che attraversando il granulo, rilasciando nutrienti e tramite attività microbica.
XCU :Con urea ricoperta da doppio strato di polimero e zolfo. Il primo strato protegge l'urea e il successivo lo zolfo. Concime molto preciso e resistente agli urti con la liberazione dell'azoto tramite umidità e temperature del suolo.
NS54: Con urea ricoperta da zolfo e successivamente da polimero. L'acqua e l'umidità scioglieranno il polimero e lo strato di zolfo che cederanno i nutrienti nel tempo.
BASACOTE: Concimi a cessione controllata rivestiti da un polimero elastomerico, che controlla la penetrazione dell'acqua e la dissoluzione dei nutrienti all'interno del rivestimento. L'umidità quindi penetra nel granulo e tramite osmosi, rilascerà i nutrienti. Lo spessore della membrana è il dato, che determina la velocità di cessione dell'azoto.
Per determinare in un concime ricoperto da resine l'effettivo tempo di rilascio è stata inserita una metodologia chiamata ESTRAZIONE SEQUENZIALE. La stessa metodologia prevede l'estrazione in acqua degli elementi dichiarati in etichetta, a rilascio controllato, e si analizzerà il composto fino a quando il tutto non sarà estratto completamente.
La longevità del concime si intende il periodo di tempo dove l'80% del totale verrà rilasciato ad una temperatura stabile di 21°.
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Sempre Al Verde Team
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